Un futuro sostenibile con la finanza “buona”: le sfide ESG delle Banche di Credito Cooperativo

Il ruolo delle banche locali e l’etica nell’operatività delle BCC al centro dell’incontro organizzato dalla BCC San Marzano in collaborazione con Cassa Centrale Banca

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Taranto, 28 febbraio 2024 - Il ruolo delle banche locali nella promozione della finanza sostenibile e la profonda coerenza tra i principi e le azioni delle banche di credito cooperativo in ambito ESG con differenze significative rispetto al sistema bancario convenzionale. È stato questo il tema principale dibattuto nell’incontro “Banche Locali e Finanza Etica: sfide e opportunità”, organizzato dalla BCC San Marzano in collaborazione con Cassa Centrale Banca, nella gremita sala Basilica del Relais Histo’ di Taranto. Un momento di confronto con una grande partecipazione degli stakeholder istituzionali, clienti e soci della Banca, in cui è emerso con forza che la sfida attuale per il settore bancario è garantire la coerenza tra valori etici dichiarati e pratiche effettive nel comparto finanziario. In un’epoca di greenwashing e social washing, gli istituti finanziari locali ed in particolare le Bcc si distinguono per trasparenza e partecipazione attiva. “Le banche locali – ha sottolineato il presidente della BCC San Marzano, Emanuele di Palma nel saluto di apertura - devono potenziare l’attività di formazione e informazione nella comunità promuovendo investimenti responsabili e consapevoli per contribuire al miglioramento dell’ambiente e al benessere della comunità stessa. Il nostro impegno quotidiano è aumentare la consapevolezza di soci e clienti puntando sulla finanza sostenibile. Questo significa offrire un’adeguata consulenza su prodotti finanziari e servizi in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030, adottando le migliori pratiche in ambito di finanza etica”. Ad inquadrare lo scenario finanziario globale e la rivoluzione ESG con il relativo impatto sul sistema bancario e’ intervenuto il noto banchiere italiano Matteo Arpe, attualmente Presidente Tinaba Spa e CER S.r.l. Il declino demografico europeo (numero di nascite è sceso al di sotto di 2,1 livello minimo di sostituzione) da un lato e il triplicarsi della fertilità africana (entro il 2050, il 25% della popolazione mondiale sarà africana) dall’altro, delineano una nuova rivoluzione demografica con una popolazione sempre più digitalizzata, in cui diventa possibile pensare che la svolta tecnologica si misurerà in ore e non più in anni. Ma la vera rivoluzione è quella energetica, in cui la velocità richiesta per il processo di transizione green è senza precedenti. L’attenzione verso gli investimenti sostenibili è cresciuta in modo esponenziale, ma si concentra maggiormente sulla componente Environmental, a discapito delle azioni a tutela dell’impatto sociale e di governance. Cosa aspettarsi dal futuro? Il quadro normativo sui rischi climatici e ambientali come anche sulle questioni etiche è diventato più stringente.

A questo proposito Gimede Gigante, Direttore ICE SDA Bocconi di Milano ha ripercorso le sfide per le BCC in questo ambito. “A partire dal 2025, le banche saranno tenute a pubblicare un rapporto di sostenibilità secondo la Direttiva Sostenibilità (CSDR) – spiega il professore Gigante - In questo le BCC risultano prestare maggiore attenzione ai presidi ESG come dimostra la Disclosure ESG di Bloomberg da cui risulta che il 57% degli istituti con un livello più alto di trasparenza e di comunicazione delle informazioni relative alle tematiche ambientali, sociali e di governance da parte di un’azienda sono banche locali e BCC”.

Una case history di successo in tal senso è rappresentata dal Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale, a cui BCC San Marzano aderisce dal 2019. Concretamente impegnato a garantire che l’attività bancaria sia esercitata in ottica sostenibile e responsabile, prosegue nel percorso di promozione della finanza sostenibile e responsabile, dell’educazione finanziaria, della trasparenza e della responsabilità, in coerenza con i valori identitari della Cooperazione mutualistica di Credito.” L’operato del Gruppo - ha spiegato Gianluca Filippi, Responsabile Commerciale Finanza e Bancassicurazione di Cassa Centrale Banca - ha una finalità che è sociale per natura. Almeno il 70% degli utili viene destinato a riserva indivisibile. Così il patrimonio finanzia lo sviluppo dei territori e l’economia reale. Il 3% degli utili è destinato ai Fondi Mutualistici per la promozione della Cooperazione (16 mln nel 2022). Nel 2022 le banche del Gruppo hanno sostenuto più di 20 mila iniziative per un totale di 35 mln di euro, diversificate tra attività socio-assistenziali (17,6%), cultura attività di formazione e ricerca (26,6%), sport e aggregazione (29,3%), promozione del territorio (26,5%). La mission è quella di promuovere la conoscenza e la pratica dell’investimento sostenibile, con l’obiettivo di diffondere l’integrazione di criteri ESG anche negli strumenti e nei processi finanziari”. Nella convinzione che un’offerta adeguata di prodotti sia funzionale all’efficacia delle proposte di investimento, il Gruppo Cassa Centrale, attraverso la controllata NEAM – Nord Est Asset Management – ha istituito alcuni comparti del fondo di investimento NEF, coerenti con i principi della finanza sostenibile e responsabile. Si tratta dei comparti etici della gamma NEF (NEF Ethical Total Return Bond, NEF Ethical Balanced Conservative, NEF Ethical Balanced Dynamic e NEF Ethical Global Trends SDG). Nonostante i mercati finanziari nel 2023 abbiano visto il ritorno dei rendimenti sui titoli di stato italiani, quindi con una crescita prevalente del risparmio amministrato, penalizzando la raccolta del risparmio gestito, le masse complessive investite nei fondi Ethical della gamma NEF sono cresciuti.

A testimoniare quanto l’investimento responsabile possa offrire vantaggi finanziari a lungo termine, è intervenuto Massimo Baggiani, gestore del Fondo NEF Ethical Global Trends SDG. Le imprese che sviluppano una strategia sostenibile – secondo Baggiani - si proteggono contro taluni rischi di lungo periodo capaci di avere un impatto negativo sulla loro performance. Di conseguenza hanno maggiori probabilità di migliorare i loro risultati. Investire semplice. Investire sano. Investire lontano dalla folla. È questo l’approccio al corretto utilizzo degli strumenti finanziari per supportare la transizione verso un mondo più #ESG”.

Ha moderato l'incontro il giornalista di Mediaset TGCOM24 Dario Donato con il coinvolgimento attivo e partecipato del pubblico presente.